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Le Furie Rosse materanno anche il Mondiale?

La Spagna si presenta al Mondiale da campione d’Europa con il preciso obiettivo di realizzare una storica doppietta. Si è spesso parlato delle Furie Rosse come di una formazione da sempre creatrice di bel gioco, ma dagli scarsi risultati: Sud Africa 2010 potrebbe essere l’occasione giusta per gli uomini di Del Bosque per dimostrare il contrario.

IL PAESE

La Spagna è un paese che oggi affronta i grandi disagi della crisi economica che ha pesantemente coinvolto il sistema finanziario generale causando tagli occupazionali per gli impiegati statali, blocco dei contratti d'assunzione ed il crollo di un mercato immobiliare in fortissima espansione negli ultimi anni. Anche il turismo, una delle maggiori fonti di guadagno e di impresa per la Spagna, sembra aver subito un duro colpo a causa del calo delle prenotazioni da parte dei turisti stranieri. A livello governativo l'esecutivo guidato da José Luis Rodríguez Zapatero si è dimostrato artefice negli ultimi sei anni di una vera e propria rivoluzione sociale e culturale di stampo fortemente laico nella pur cristianissima Spagna. Il governo ha approvato importanti cambiamenti in campo legislativo, ad esempio permettendo i matrimoni fra persone dello stesso sesso e riconoscendo la possibilità di aborto per le minorenni.

CAFFE' IN PILLOLE

  • All’interno del parlamento catalano è in corso un acceso dibattito sulla possibile abolizione della corrida. Il parlamento regionale di Barcellona deve decidere entro l’estate se abolire o meno a livello locale questa antichissima tradizione spagnola. Prima della decisione finale, è stato dato il via ad una serie di audizioni parlamentari con esperti e testimonial tanto del mondo ‘taurino’ quanto di di quello abolizionista..

  • La Spagna sembra dominare la scena sportiva negli ultimi anni, con una generazione straordinaria di campioni in tutti gli sport: dall’Europeo conquistato dalla nazionale del calcio, all’Eurolega di basket vinta quest’anno dal Barcellona, ai successi del tennista Nadal ai campioni della velocità come Jorge Lorenzo e Fernando Alonso, il nome di questa nazione è sempre tra i primi posti.

LE FURIE ROSSE VERSO LA DOPPIETTA?

La nazionale di calcio spagnola si presenta indubbiamente come una delle favorite del Mondiale. Le sue caratteristiche principali sono la straordinaria capacità di tenere il possesso di palla e di far girare il pallone mediante le elevatissime capacità tecniche e di palleggio di centrocampisti votati alla costruzione del gioco come Xavi Hernandez e Iniesta del Barcellona, Fabregas dell’Arsenal e Xabi Alonso del Real Madrid. A tutto questo si aggiunge una grande abilità di esterni veloci in grado di saltare l’uomo e servire le punte come Casorla, Silva, Diego Capel e Jesus Navas. Un altro punto di forza è sicuramente una coppia di attaccanti titolari a disposizione di Del Bosque, come Villa-Torres, probabilmente la meglio assortita al mondo e dotata di forza, velocità, tecnica e concretezza sotto porta.

Anche la difesa sembra dare le sue garanzie con un portiere di oramai conclamata esperienza come Casillas, una coppia di centrali di sicuro affidamento, come Puyol e Pique, e con uno dei migliori terzini destri al mondo, Sergio Ramos. L’unico punto debole sembra essere quindi il terzino sinistro, ruolo non coperto da giocatori di particolare caratura, anche se le recenti prove del capitano dell’Atletico Madrid, vincitore dell’Europa League, Antonio Lopez, potrebbero fornire argomenti sufficienti per coprire al meglio anche quel ruolo. Insomma una giovane corazzata pronta per la conquista di traguardi importanti, purchè forma fisica e condizione sostengano le garanzie tecniche fornite da questa nazionale.

GEOPALLONE

Il senso di nazionalità spagnola è spesso minato alle sue fondamenta da numerose differenze che sembrano dividere il paese: gli abitanti della Catalogna sentono di non essere spagnoli a tutti gli effetti e considerano Barcellona, molto più di Madrid, la loro capitale legittima. Anche alcuni movimenti indipendentisti dei paesi baschi, l'ETA (acronimo di País Vasco y Libertad ) su tutti, rivendicano costantemente autonomia dal governo centrale. Il desiderio indipendentista basco si riflette anche nel calcio. L’Atletic Bilbao, club spagnolo della Liga, è noto per la sua politica di tesseramento di soli giocatori che siano Baschi o di origini basche. Nonostante questa possa sembrare una scelta settaria, in realtà è una forma di esaltazione di tutto ciò che è basco. D'altro canto, per mantenere la sua internazionalità, l'Athletic ha conservato la h nel suo nome per sottolineare la sua origine britannica a tesserare spesso allenatori non di origine basca. Come in Italia anche molte tifoserie spagnole hanno precise connotazioni politiche. Il Real Madrid viene considerato come la squadra del regime franchista, dunque schierata a destra, mentre diametralmente opposto appare l'orientamento dei supporter blaugrana. Riuscirà la nazionale spagnola a riunificare tutte queste divisioni interne, attraverso i suoi successi sportivi?

Mauro Incordino

redazione@ilcaffegeopolitico.it

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