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Cina e Corea del Sud: un difficile riavvicinamento

RistrettoSi è conclusa sabato 16 dicembre, dopo quattro giorni, la visita di Moon Jae-in nella Repubblica Popolare Cinese. È stata la prima visita di Stato di un Presidente sudcoreano in Cina dopo il recente raffreddamento delle relazioni tra i due Paesi.

La difficile congiuntura diplomatica trae origine dal dispiegamento sul suolo sudcoreano di diverse batterie THAAD statunitensi, con il benestare della ex Presidente Park Geun-hye e dello stesso Moon Jae-in, quest’ultimo soprattutto dopo il test nucleare nordcoreano del 3 settembre scorso. Pechino non ha mai accettato la presenza di questi sistemi d’arma, giudicati come una minaccia diretta agli interessi cinesi, e non ha esitato a rispondere emanando sanzioni economiche ai danni della Corea del Sud. Ogni discussione sul THAAD, in ragione della delicatezza dell’argomento, è stata volutamente evitata da entrambe le parti. Durante la visita, che si è articolata tra Pechino e Chongqing, Moon Jae-in ha incontrato il Presidente Xi Jinping, il Primo Ministro Li Keqiang e il suo Vice Zhang Gaoli. I due Presidenti hanno individualmente manifestato un reciproco interesse verso una normalizzazione dei rapporti tra la Repubblica Popolare Cinese e la Corea del Sud. In aggiunta, tra Xi Jinping e Moon Jae-in si è discusso di possibili approfondimenti in materia di cooperazione bilaterale tra i rispettivi Paesi, anche all’interno della One Belt, One Road. È stato altresì affermato un comune impegno di politica estera verso Pyongyang. La Corea del Nord, dato il recente test nucleare e i ripetuti lanci di missili balistici (cause che hanno provocato il dispiegamento delle batterie THAAD), è considerata da entrambi i Paesi come una fonte di instabilità a livello regionale. Moon Jae-in e Xi Jinping hanno assicurato, secondo fonti governative sudcoreane, un impegno congiunto verso una denuclearizzazione della penisola coreana, obiettivo che dovrà essere raggiunto attraverso modalità pacifiche e favorendo la rinascita di un dialogo tra le due Coree. In conclusione, la recente visita di Stato di Moon Jae-in ha senz’altro contribuito a diffondere uno spirito di ottimismo e conciliazione tra Seul e Pechino. Secondo il South China Morning Post, il Primo Ministro Li Keqiang ha parlato di “nuova primavera” riferendosi allo stato delle relazioni tra i due Paesi. Bisogna però tenere conto dell’assenza di dichiarazioni congiunte tra Xi e Moon, segno che tra i due Paesi esistono ancora questioni irrisolte che ostacolano un veloce cammino verso la normalizzazione delle relazioni. Infatti, così come sembra essere fuori discussione la permanenza delle batterie THAAD in Corea del Sud, anche le sanzioni cinesi (per ora) continuano a essere applicate.

Simone Munzittu

 

Foto di copertina di KOREA.NET – Official page of the Republic of Korea Licenza: Attribution-ShareAlike License

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Simone Munzittu
Simone Munzittu

Sono nato in Sardegna nel 1996, a Cagliari. Presso l’ateneo di questa città ho conseguito con lode una laurea in Scienze Politiche, con una tesi sull’ascesa della partisanship nel Congresso degli Stati Uniti. Le mie più grandi passioni sono di natura economico-politica, e proprio di questo mi occupo all’interno del Caffè Geopolitico, nell’area dell’Asia-Pacifico. La Cina è il Paese che mi appassiona e che caratterizza i miei studi: attualmente vivo a Pechino, nell’ambito di un programma di laurea specialistica double degree tra l’Università di Torino e la Beijing Foreign Studies University. Inoltre, amo la storia, la musica, i giochi di strategia, la Formula 1 (da ferrarista convinto)… e anche il caffè.

 

 

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