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Lo Zimbabwe alle prese con un golpe?

RistrettoLe notizie sul colpo di stato in Zimbabwe sono in continuo aggiornamento, ma proviamo a fare una prima, doverosa, sintesi

Nella notte tra il 14 e il 15 novembre i militari hanno cominciato a presidiare le strade della capitale Harare. L’intervento militare sembra essere la diretta conseguenza della recente decisione del Presidente Robert Mugabe, 93 anni, di cassare il suo braccio destro Emmerson Mnangagwa. Mnangagwa è stato vice presidente del Paese fino al 6 novembre 2017 quando è stato sollevato dal suo incarico. La decisione di Mugabe è stata interpretata come un tentativo piuttosto evidente di spianare la strada alla consorte Grace Mugabe come suo successore al potere. Grace, di molto piĂą giovane dell’attuale Presidente, non è ben vista dall’opinione pubblica, che – in parte – sembra aver accolto l’intervento dell’esercito come manna dal cielo, una necessaria intromissione per ristabilire l’ordine e frenare le mire dittatoriali dei coniugi Mugabe. Lo stesso Generale S. B. Mojo, che ha parlato alle tv nazionali questa mattina, ha affermato che non si tratta di un colpo di stato, bensì di un ‘intervento di pulizia’ interna all’establishment. Le ultime indiscrezioni riportano che Mugabe sarebbe confinato in casa, ma sano e salvo, almeno secondo quando dichiarato dal Presidente sudafricano Zuma, che ha avuto modo di contattarlo telefonicamente.

Caterina Pucci

Foto di copertina di GovernmentZA Licenza: Attribution-NoDerivs License

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Caterina Pucci
Caterina Pucci

Nata nel 1990, il giornalismo è una vocazione che ho cominciato a coltivare sin dall’adolescenza. All’università, ho scelto di assecondare l’interesse per le lingue straniere, specializzandomi in inglese e arabo. Intanto, scrivevo per una rivista della mia città, Altamura. Nel 2013, il grande passo: mi sono trasferita a Milano per studiare Relazioni Internazionali. Sacrificando l’estate del 2014, ho trascorso un mese a Rabat per seguire un corso intensivo di lingua araba. L’ultimo semestre della mia vita accademica l’ho passato a Gent, in Belgio. Nel 2015, mi sono laureata con una tesi in Storia dell’Asia Islamica sul pensiero di Ali Shariati e la rivoluzione iraniana. Ho cominciato a lavorare come Assistente alla Comunicazione per l’Istituto di Cooperazione Economica Internazionale (ICEI) di Milano. In quel periodo, ho cominciato a scrivere per Il Caffè Geopolitico e ad ottobre 2016 sono diventata Responsabile del desk Africa. Continuo a occuparmene con passione da allora, mentre nella vita lavoro come redattrice. Continuando a perseguire il sogno di diventare una brava giornalista.

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