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Il semestre dell’Estonia

“Unità nell’equilibrio” è il motto della Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea dell’Estonia, iniziata lo scorso 1° luglio. Un programma ambizioso, che propone innovazioni e riforme, anche allo scopo di rafforzare la fiducia dei cittadini nell’UE

LA PRESIDENZA ESTONE ANTICIPATA

Dal 1° luglio 2017 è l’Estonia a guidare l’UE, con la sua prima Presidenza di turno del Consiglio, da quando è entrata nell’Unione nel 2004. Il semestre estone, in realtà, sarebbe dovuto partire il 1° gennaio 2018, in quanto il Regno Unito avrebbe dovuto svolgere questo ruolo fino al 31 dicembre 2017. La Brexit, però, ha reso necessaria una riorganizzazione delle Presidenze programmate e quindi l’anticipata entrata in scena dell’Estonia. Il Paese baltico è saldamente europeista ed entusiasta del ruolo da svolgere e ha scelto il motto “Unità nell’equilibrio” (Unity through balance) per il suo semestre: “L’immagine di equilibrio riflette la nostra Presidenza”, ha chiarito Tiina Urm, capo comunicazione della Presidenza estone. “Oggi più che mai l’Europa ha bisogno di unità: unità di valori, di idee e di azioni. Per essere in grado di far avanzare insieme l’Europa e sfruttare appieno tutte le possibilità di sviluppo, dobbiamo trovare un equilibrio tra i diversi pareri, interessi e visioni di tutti gli Stati membri”.

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Fig.1 – L’Estonia ha assunto la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea

IL TRIO EUROPEO – 1 LUGLIO/31 DICEMBRE 2017

Per ogni semestre, la presidenza del Consiglio UE viene esercitata da tre Stati Membri insieme (“trio”), secondo quanto previsto dal Trattato di Lisbona del 2009. L’attuale trio è rappresentato da Estonia, Bulgaria e Austria. Lo scopo è quello di garantire una certa continuità ai lavori del Consiglio UE ed i compiti principali risiedono nel pianificare e presiedere le sessioni del Consiglio (incluse le riunioni dei suoi organi preparatori) e nel rappresentare il Consiglio nelle relazioni con le altre istituzioni dell’Unione. Il sistema prevede la presentazione di un programma comune alle tre Presidenze che si succedono, da implementare nel periodo di riferimento, e successivamente specifici programmi dettagliati da parte dei singoli Paesi del trio. Sono quattro i settori chiave di questa Presidenza: un’economia europea aperta e innovativa, un’Europa sicura, un’Europa digitale con la libera circolazione di dati, e un’Europa inclusiva e sostenibile.

IL PROGRAMMA ESTONE PER L’UE – L’Estonia punta all’apertura, all’innovazione e  alla promozione di un mercato unico forte e competitivo: Tallinn scommette sulle caratteristiche prettamente europee del libero commercio per promuoverlo anche a livello internazionale. La libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali deve essere tutelata e sostenuta a livello globale. Ma nel programma rientrano anche lotta al terrorismo e al crimine organizzato, maggiore protezione delle frontiere esterne dell’Unione, soprattutto per mezzo della cooperazione tra gli Stati Membri e la condivisione di dati informativi. Europa sicura per l’Estonia vuol dire anche un’accresciuta spesa per la Difesa, privilegiando l’ambito di cooperazione NATO-UE e prevedendo una migliore collaborazione con i Paesi dell’Est. Sono previste novità importanti anche per quanto concerne il settore immigrazione, con la previsione di una profonda revisione del sistema comune europeo di asilo (Common European Asylum System). Il prossimo mese a Bruxelles è previsto un incontro, l’Eastern Partnership Summit, che ha proprio lo scopo di promuovere un migliore e più efficace partenariato con l’Europa dell’Est; ma lo stesso principio si applica al programma dell’UE per il fronte Sud: intensificare il dialogo politico e la cooperazione nel settore della sicurezza, ma anche sostenere i Paesi di queste aree geografiche nella risoluzione dei loro problemi socio-economici.

TALLINN E LA SUA EUROPA DIGITALE

È soprattutto sull’Europa digitale che un Paese come l’Estonia, digitalizzato in quasi ogni settore e all’avanguardia negli strumenti utilizzati, vuole puntare sin dall’inizio del suo mandato. Lo scorso 29 settembre Tallinn ha ospitato il primo grande Summit sul digitale, con la presenza dei Capi di Stato e di Governo di 26 Stati membri. Il completamento del mercato unico digitale dell’UE viene considerato dall’Estonia come fondamentale e strategico per affrontare molte delle nuove sfide che si presentano all’Unione e agli Stati membri. Il Primo ministro estone Ratas, soddisfatto dei risultati conseguiti, porterà al Consiglio Europeo le sue conclusioni, affinché vengano decise le prossime mosse. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un’Europa digitale nei suoi principali servizi entro il 2025 e i leader dell’UE ne discuteranno ancora durante il prossimo Consiglio europeo il 19 e il 20 ottobre, a Bruxelles. Dalle conclusioni del Primo Ministro estone emerge chiaramente la necessità di un uso più efficiente degli strumenti digitali che possano migliorare la gestione delle politiche e dei servizi a livello europeo. In questo programma rientra anche il settore cyberspazio dell’agenda estone, che mira a rendere l’Europa un attore leader, a livello internazionale, nella cyber-security entro il 2025. Viene esplicitamente fatto riferimento a un necessario aggiornamento della Strategia dell’UE sulla sicurezza cyber. La libera circolazione dei dati digitali dovrà fare dell’Europa il continente dell’innovazione e della tecnologia.

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Fig.2 –  Il Summit sul digitale, tenutosi a Tallinn lo scorso 29 Settembre

UN PROGRAMMA AMBIZIOSO

Non c’è dubbio che l’Estonia ce la stia mettendo tutta per far vedere che tiene molto a far sì che questa sua prima Presidenza di turno dell’UE lasci il segno. Il programma è sicuramente ambizioso e vuole includere tutti i principali settori dell’Unione, proponendo anche rilevanti riforme e novità. Un sito Internet ben organizzato e gestito, eventi che si susseguono di settimana in settimana e proposte concrete ed innovative stanno caratterizzando una Presidenza che non si è fatta cogliere affatto impreparata da un inizio anticipato. Certamente Bulgaria ed Austria dovranno proseguire sulla via intrapresa dall’Estonia e non tradire le aspettative. In un momento difficile per l’Unione Europea, questa potrebbe essere davvero la giusta occasione per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, negli strumenti e nei principi comunitari. La Brexit potrebbe così avere prodotto, indirettamente, un rilancio dell’Unione Europea. Poi, ovviamente, saranno le politiche dei Paesi membri, Francia e Germania in primis, a dover attuare quanto previsto dai programmi e a dover dimostrare di credere in questo rinnovamento.

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Fig.3 – La presidenza estone ha scelto l’immagine di equilibrio per il suo semestre

Nancy Vellone

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in più

Sembrerebbe che la Russia abbia un forte interesse nei confronti dell’area geografica svedese. La Svezia, pertanto, sta cercando di avvicinarsi alla NATO, abbandonando il suo storico principio di non allineamento, allo scopo di avere un ampio supporto da parte dei Paesi alleati, in caso di necessità. Sia la Russia che la Svezia, nel mese scorso, hanno organizzato esercitazioni militari di notevoli entità (“Zapad-2017” la Russia e “Aurora 17” la Svezia)[/.box]

Foto di copertina di EU2017EE Licenza: Attribution License

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Nancy Vellone
Nancy Vellone

Con una Laurea in Scienze Politiche, indirizzo politico-internazionale alla Sapienza di Roma e diverse specializzazioni e master in Relazioni internazionali, Studi Europei, Sicurezza internazionale, ho lavorato in diversi settori, dalla cooperazione internazionale, alla Commissione Europea, come funzionario del Ministero della Difesa, dove mi sono occupata per diversi anni di non proliferazione delle Armi di Distruzione di Massa. Attualmente lavoro per il Nato Defence College, dove in passato ho seguito i suoi principali corsi sulla sicurezza internazionale, sulla Nato e le organizzazioni internazionali e sull’area Middle East and North Africa (MENA).  Mi interessano soprattutto i temi legati alla Nato, all’Unione Europea, al Medioriente, al terrorismo internazionale…Da sempre appassionata di geopolitica, affari internazionali e studi strategici, mi piace fare analisi e scrivere articoli su diverse aree geografiche e tematiche.

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