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Tutti contro

La nuova proposta di riforma sanitaria presentata da Obama rischia di scontentare tutti. L’approvazione dell’operato del Presidente è in calo costante, mentre all’orizzonte si avvicinano le elezioni di mid-term

QUALE COMPROMESSO? – La nuova proposta di riforma del sistema sanitario nazionale statunitense presentata da Barack Obama nei giorni scorsi sembra essere, più che una soluzione di compromesso, un buon modo per scontentare tutte le parti interessate alla questione. Il programma prevede infatti un taglio importante al numero dei possibili assistiti con la mutua, 31 milioni rispetto ai 46 della prima proposta, e il controllo federale sui prezzi delle polizze assicurative, che rimarranno a carico dei contribuenti e dovranno comunque essere sottoscritte con compagnie private. Secondo le stime fornite dalla Casa Bianca il nuovo piano per la Sanità pubblica permetterà di ridurre il deficit federale di 100 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, anche se costerà alle casse dello Stato 950 miliardi di dollari. Come detto sopra, l’iniziativa di Obama sembra scontentare tutti: opinione pubblica, opposizione e gli stessi rappresentanti del Partito Democratico.  

TUTTI SCONTENTI – Secondo un sondaggio presentato dall’Istituto Rasmussen la popolarità del presidente è in picchiata: solo il 22% degli statunitensi sarebbe a favore della politica del presidente, mentre il 41% è assolutamente contrario al suo operato. La perdita di appeal sembra quindi seguire un andamento negativo costante, basti pensare che a poco più di un anno dal giuramento solo il 45% degli elettori crede ancora nella capacità di Obama di trasformare in realtà le promesse di cambiamento che lo hanno portato alla Casa Bianca. I Repubblicani hanno duramente attaccato la proposta di riforma della Sanità, che secondo molti non tiene conto delle preoccupazioni manifestate dal popolo e in cui non è stata inclusa nessuna delle modifiche proposte dai congressmen dell’opposizione. Neanche gli stessi rappresentanti del Partito Democratico sembrano essere entusiasti. A pochi mesi dalle elezioni di mid-term che si terranno a novembre, in molti temono che le recenti iniziative della Casa Bianca possano ostacolare la rielezione dei membri del Congresso che voteranno a favore della proposta.  

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FUTURO GRIGIO? – Quale futuro attende quindi il presidente Obama? Di fronte ad un eventuale ostruzionismo da parte dei Repubblicani, probabile dato che i Democratici hanno perso la maggioranza di 2/3 del Congresso dopo la sconfitta in Massachusetts, Barack Obama potrebbe decidere di utilizzare una sorta di “stratagemma” procedurale, grazie al quale per far approvare la proposta sarebbero sufficienti 51 voti. Il rischio per il presidente è alto. Una pesante sconfitta dei Democratici alle elezioni di mid-term potrebbe minare la fiducia dei rappresentanti del Partito nel proprio leader, che sembra tenere conto solo marginalmente dei possibili effetti delle proposte finora presentate. In parte, il futuro di Barack Obama come presidente degli Stati Uniti si giocherà nei prossimi mesi. Sebbene abbia lui stesso dichiarato che non sarebbe una tragedia non venire rieletto nel 2012, è difficile pensare che i congressmen Democratici abbiano intenzione di seguire il suo esempio e rischiare di perdere il seggio per aver sostenuto una proposta di riforma che sarebbe storica almeno quanto è malvista dagli elettori.  

Simone Comi 25 febbraio 2010 redazione@ilcaffegeopolitico.it

Foto: in alto, la riforma sanitaria sembra proprio un labirinto…

Sotto:pare che la protesta contro la riforma sia davvero generalizzata…

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