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Elezioni 2016: il Ghana vota per il cambiamento

Le elezioni dello scorso 7 dicembre hanno dichiarato vincitore il candidato dell’opposizione Akufo-Addo. Si tratta della settima tornata elettorale democratica per il Paese

CAMBIO AI COMANDI – Le elezioni presidenziali in Ghana dello scorso 7 dicembre hanno dichiarato vincitore Nana Akufo-Addo, leader del New Patriotic Party (NPP), principale partito dell’opposizione. Akufo-Addo ha ricevuto il 53.8% dei voti, contro il 44.4% ottenuto da Mahama, ex Presidente e leader del National Democratic Congress (NDC), partito di maggioranza. I due candidati si erano precedentemente scontrati nelle elezioni del dicembre 2012, quando Mahama – che aveva assunto la carica di presidente a luglio in seguito all’improvvisa morte del presidente John Atta Millis – aveva battuto Akufo-Addo conquistando il 50.7% dei voti. Il Ghana è abitualmente descritto come una delle democrazie più stabili dell’Africa Occidentale e sin dalla fine della dittatura militare, nel 1992, ha attraversato transizioni politiche piuttosto pacifiche.

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Fig. 1 – Il neo-Presidente Nana Akufo-Addo durante il discorso in seguito all’annuncio del risultato da parte della Commissione Elettorale, Accra, 9 dicembre 2016

L’ULTIMA CHANCE – Per il neo Presidente Akufo-Addo si trattava della terza competizione presidenziale: dopo due sconfitte – nel 2008 contro John Atta Millis e nel 2012 contro Mahama –  le elezioni presidenziali 2016 rappresentavano la sua ultima buona occasione. Avvocato, Akufo-Addo ha ricoperto il ruolo di Ministro della Giustizia (2001-2003) e Ministro degli affari esteri  (2003-2007). #ChangeHasCome retwittavano i suoi sostenitori nella notte tra il sette e l’otto dicembre, sintetizzando in un hashtag la promessa di cambiamento di cui la campagna elettorale di Akufo-Addo è stata intrisa: rilanciare l’economia del Paese, recuperando i depositi di bauxite non sfruttati e implementando il settore dell’alluminio.

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Fig. 2 – Sostenitori del Nuovo Partito Patriottico festeggiano in seguito all’annuncio della vittoria di Akufo-Addo

IL BOOMERANG DELL’OPPOSIZIONE – Il New Patrioctic Party ha conquistato anche la maggioranza dei seggi parlamentari, dal momento che le elezioni 2016 prevedevano anche il rinnovo dei membri del Parlamento. Le elezioni hanno sostanzialmente riconfermato un diffuso malcontento popolare nei confronti della presidenza degli ultimi otto anni. Il calo dei prezzi delle materie prime, di cui il Paese è ricco, e una generale mala gestione dell’economia pubblica hanno minato il prestigio del presidente Mahama e del suo partito. Durante la campagna elettorale l’opposizione ha sottolineato gli alti livelli di disoccupazione e gli indici insoddisfacenti del PIL nel tentativo di convogliare la frustrazione dei ghanesi e spingerli a fare una scelta alternativa alle urne. Il rischio in questo genere di comunicazione demagogica è sempre lo stesso: una volta scacciata la maggioranza al potere restano i problemi e la rabbia della gente e si è costretti ad occuparsene in prima persona.  La principale sfida per Akufo-Addo sarà proprio quella di non disattendere le promesse fatte agli elettori speranzosi di novità e cambiamento.

Caterina Pucci

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

Dopo anni di colonizzazione britannica, il Ghana è stato uno dei primi paesi africani a raggiungere l’indipendenza nel 1957. Ha sperimentato una serie di colpi di stato prima di trasformarsi in una dittatura militare sotto Jerry Rawlings, che prese il potere nel 1981 fino alla transazione democratica degli anni Novanta.[/box]

Foto di copertina di Rachel Strohm rilasciata con licenza Attribution-NoDerivs License

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Caterina Pucci
Caterina Pucci

Nata nel 1990, il giornalismo è una vocazione che ho cominciato a coltivare sin dall’adolescenza. All’università, ho scelto di assecondare l’interesse per le lingue straniere, specializzandomi in inglese e arabo. Intanto, scrivevo per una rivista della mia città, Altamura. Nel 2013, il grande passo: mi sono trasferita a Milano per studiare Relazioni Internazionali. Sacrificando l’estate del 2014, ho trascorso un mese a Rabat per seguire un corso intensivo di lingua araba. L’ultimo semestre della mia vita accademica l’ho passato a Gent, in Belgio. Nel 2015, mi sono laureata con una tesi in Storia dell’Asia Islamica sul pensiero di Ali Shariati e la rivoluzione iraniana. Ho cominciato a lavorare come Assistente alla Comunicazione per l’Istituto di Cooperazione Economica Internazionale (ICEI) di Milano. In quel periodo, ho cominciato a scrivere per Il Caffè Geopolitico e ad ottobre 2016 sono diventata Responsabile del desk Africa. Continuo a occuparmene con passione da allora, mentre nella vita lavoro come redattrice. Continuando a perseguire il sogno di diventare una brava giornalista.

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