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Verso la Casa Bianca: il Commander in Chief Forum e la salute di Hillary

Caffè AmericanoMercoledì 7 settembre Donald Trump e Hillary Clinton hanno partecipato al Commander in Chief Forum: non un vero e proprio dibattito, ma un riscaldamento per il primo scontro presidenziale, programmato per il 26 settembre. Intanto, il recente malore di Hillary solleva perplessità sul suo stato di salute ed offre a Trump un prezioso assist per recuperare consensi

GLI SBAGLI DELLA CLINTON – Il Forum è stato organizzato da NBC News e dall’Associazione Veterani dell’Iraq e dell’Afghanistan (Iraq and Afghanistan Veterans of America – IAVA). Il tema affrontato è stato la sicurezza nazionale e ogni candidato ha preso la parola per 30 minuti. Il moderatore è stato Matt Lauer, ma anche i veterani e i militari in servizio hanno avuto la possibilità di porre domande ai candidati. L’incontro si è tenuto all’Intrepid Sea, Air & Space Museum di New York, dove Hillary è stata la prima a prendere la parola. Curiosa l’ammissione dei suoi errori nei minuti a lei dedicati. Uno dei primi argomenti affrontati, infatti, è stato l’email-gate, uno sbaglio per cui la Clinton ha chiesto scusa ma che, ha specificato, non ha mai rappresentato una vera minaccia alla sicurezza nazionale. Un altro passo falso per cui la Clinton ha espresso rammarico è stato votare a favore della guerra in Iraq aggiungendo che, in realtà, anche Trump aveva appoggiato l’idea di una possibile invasione nello Stato iracheno.

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Fig. 1 – L’intervento di Hillary al Commander in Chief Forum

I 30 MINUTI DI TRUMP –  È noto ormai come la poca esperienza di Trump sia uno degli argomenti favoriti dall’opposizione. Una parte del Forum si è focalizzata proprio su questo: nel momento in cui il moderatore ha chiesto al magnate se avesse davvero le capacità di essere un Commander in Chief, Trump ha risposto che l’aver viaggiato per il mondo e aver costruito un impero gli ha fornito la giusta esperienza per gestire la sicurezza nazionale. Il repubblicano ha poi aggiunto di essere più preparato sull’Isis rispetto ai generali statunitensi che hanno gestito la guerra al terrorismo negli ultimi anni e che ha un piano per distruggere lo Stato Islamico. Ovviamente non poteva mancare il tema Russia: a detta del tycoon, un’alleanza con Mosca è fondamentale per sconfiggere l’Isis. La Clinton, come sempre, è sembrata preparata ad ogni domanda fatta dal moderatore e dal pubblico, specie sullo scandalo delle email. La vera novità è stata Trump: il miliardario infatti è rimasto calmo e posato, le risposte erano ben studiate, come a voler mostrare al pubblico di essere pronto per i prossimi dibattiti. Trump sa, infatti, di avere come avversario un osso duro: la Clinton mantiene la calma e usa una retorica fatta di logica e razionalità e l’aggressività di Trump giocherebbe solo a sfavore del magnate, dimostrando di non essere in grado di argomentare.

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Fig. 2 – Il pubblico all’evento che ha visto per la prima volta opposti, seppur indirettamente, Clinton e Trump

SAVE THE DATE – Il Labor Day (5 settembre) ha dato ufficialmente il via all’ultima tappa della corsa presidenziale. Come abbiamo già anticipato, il Commander in Chief Forum non è stato un vero e proprio dibattito, ma un riscaldamento in previsione dei tre scontri ufficiali tra la Clinton e Trump.  Il primo avrà luogo il 26 settembre a Hempstead, New York, il secondo sarà il 9 ottobre a Saint Louis, mentre il terzo si terrà mercoledì 19 ottobre a Las Vegas. Il 4 ottobre, invece, Mike Pence e Tim Kaine si incontreranno sul palco della Longwood University in Virginia per l’unico Vice Presidential Debate, moderato dal famoso giornalista Anderson Cooper. Sembra che la polmonite di Hillary non avrà nessuna conseguenza sul programma dei dibattiti, ma pare che abbia obbligato la Clinton a modificare alcuni dei suoi impegni. Dopo il malore causato dal mix di antibiotici e calore durante la commemorazione dell’11 settembre a New York, la candidata democratica ha deciso di cancellare un evento di raccolta fondi a San Francisco e un’apparizione al talk show di Ellen Degeneres. Da mercoledì 14 settembre la campagna della Clinton dovrebbe continuare come programmato, ma molti sono convinti che la sua salute sarà un impedimento alla volontà di diventare Presidente. Trump ha criticato Hillary accusandola di non aver rilasciato nessuna informazione riguardo al suo stato fisico, al contrario di quello che aveva fatto Obama in passato e di quello che farà a breve il candidato repubblicano. Il vero problema, nei giorni cruciali prima delle elezioni, è che la poca trasparenza questa volta si è vista dalla parte democratica, non repubblicana. La Clinton non ha mai divulgato la notizia di essere malata di polmonite, e nonostante si sia già scusata per questo, l’errore potrebbe costarle caro. Non tanto per la cancellazione di due giorni di campagna elettorale in California, ma per la perdita della fiducia degli elettori. E mentre compaiono le prime teorie complottiste (secondo cui Hillary sarebbe già morta e un suo sosia abbia preso il suo posto), ci si chiede se la salute della Clinton non sia un ostacolo troppo grande nella sua eventuale amministrazione.

Giulia Mizzon

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in più

Non poteva mancare lo scandalo. La Clinton è stata accusata di aver indossato un auricolare per tutta la durata del Forum. La prova sarebbe in alcune foto scattate nella serata, ma in molti hanno smentito la notizia parlando di un gioco di luci che potrebbe aver creato l’impressione che la Clinton avesse un auricolare. In effetti, in molte foto la causa dello scandalo non compare, ma per un attimo la Clinton si è trovata ad affrontare un’accusa con pesanti conseguenze se confermata.

Qui trovate tutti gli articoli del nostro speciale “Caffè Americano”.

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Foto di copertina di US Embassy New Zealand Rilasciata su Flickr con licenza Attribution-NoDerivs License

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Giulia Mizzon
Giulia Mizzon

Nata a Imperia nel 1992, laurea magistrale in Politiche Europee e Internazionali all’Università Cattolica di Milano. Affascinata dalle dinamiche della politica internazionale, frequento un Master in International Relations all’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali. Confesso di essere un’amante degli States, sempre presenti nei miei programmi futuri, e una lettrice accanita di qualsiasi cosa mi capiti sottomano.

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