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Obama e lo spazio: tra asteroidi, Luna e Marte (o no?)

I Quaderni del Caffè – Il settore spaziale statunitense, soprattutto per quanto concerne il volo con equipaggio, è in affanno da anni. Da tempo, la NASA non ha più una strategia a lungo termine e i tempi gloriosi dell’agenzia sembrano sempre più lontani. Quali sono le cause? Le abbiamo analizzate

LO SPAZIO STATUNITENSE – Gli Stati Uniti hanno una lunga tradizione nel settore spaziale e ne riconoscono sia il valore strategico sia quello economico. Per anni il Paese ha avuto il ruolo di guida nell’esplorazione e nel volo spaziale con equipaggio, ma dagli anni Duemila questa posizione di forza è andata gradualmente scemando fino a culminare nel ritiro dal servizio dello Space Shuttle senza che esso fosse sostituito da un altro veicolo. Nel settore spaziale è noto che un progetto richiede anni di sviluppo da quando è messo su carta a quando inizia la costruzione vera e propria. Tutto questo è mancato alla NASA per quanto concerne il volo spaziale con equipaggio. Il progetto Constellation, per un ritorno sulla Luna, lanciato dall’allora Presidente George W. Bush jr. è stato cancellato per i suoi costi eccessivi connessi a gravi ritardi nello sviluppo. L’amministrazione Obama ha provato a correggere la rotta, ma le soluzioni proposte sono ancora piuttosto vaghe: manca ancora un obiettivo chiaro (la NASA parla di Marte, ma è ancora tutto da vedere) e un serio e sostenibile percorso a tappe per raggiungerlo. La sigla MPCV (Multi Purpose Crew Vehicle -Veicolo multi-ruolo con equipaggio) che accompagna il veicolo spaziale Orion – in corso di sviluppo alla NASA – sembra essere una chiara indicazione di questa incertezza.

La copertina del Quaderno N.8
La copertina del Quaderno N.8

IL QUADERNO – L’obiettivo di questo lavoro è fornire un quadro più chiaro della politica spaziale degli Stati Uniti e del Presidente Obama in particolare, per mettere in luce le mancanze nella strategia e nella visione globale del settore spaziale, soprattutto per quanto concerne il volo spaziale con equipaggio e l’esplorazione. Si scoprirà che una seria politica spaziale è un’azione che guarda al futuro, con una pianificazione che deve comprendere un arco che si estende a diversi anni dopo che la decisione è stata presa e il progetto avviato. Per aiutare la comprensione della situazione odierna, saranno fatti paragoni con la successione temporale dei programmi dell’epoca d’oro della NASA (la corsa alla Luna) e i loro relativi stanziamenti. Non sarà sottovalutata l’entrata in scena delle aziende private, alle quali è stato aperto l’accesso all’orbita bassa terrestre (Low Earth Orbit – LEO) con contratti per i rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale (International Space Station – ISS) e, nei prossimi anni, per i ricambi dei membri dell’equipaggio non russi. Quest’ultimo aspetto è divenuto piuttosto pressante per la NASA, a causa della crisi in Ucraina e delle relative sanzioni alla Russia per il suo intervento nel Paese. Washington ha l’intenzione di interrompere il prima possibile la dipendenza da Mosca per quanto concerne il trasporto dei propri astronauti nello spazio, che l’agenzia spaziale russa Roscosmos si fa pagare profumatamente. Qual è lo status del programma spaziale statunitense con equipaggio? Quali sono le prospettive? Cosa si può ancora fare per correggere gli errori del passato? Questi sono alcuni degli interrogativi a cui questo Quaderno cercherà di dare una risposta, perché l’esplorazione spaziale umana, nel bene o nel male, non può prescindere dal contributo degli Stati Uniti.

 

Lo studio completo può essere scaricato gratuitamente compilando il form qui di seguito e cliccando sul link che apparirà.

[subscribelocker] Questo paper fa parte della serie I Quaderni del Caffè, dedicati ai casi di studio. Clicca qui per scaricare

 

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Emiliano Battisti

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]Un chicco in più (glossario)

Politica spaziale – Insieme di strategie e programmi volti all’esplorazione e all’uso dello spazio per funzioni scientifiche, economiche e militari. Nell’esplorazione sono comprese le sonde automatiche interplanetarie, i telescopi spaziali a terra e/o in orbita, e i veicoli spaziali con equipaggio. Nell’uso sono comprese tutte le tipologie di satelliti artificiali.

Constellation – Programma spaziale lanciato dal Presidente George W. Bush jr. e dalla NASA nel 2005. L’obiettivo era il ritorno di astronauti statunitensi sulla Luna attraverso l’utilizzo dei razzi vettori Ares I e Ares V e dei veicoli Orion e Altair (quest’ultimo per la discesa sul nostro satellite naturale. Il programma è stato definitivamente cancellato dal Presidente Barack Obama nel 2010, dopo un solo test del razzo Ares I.

Orion – Unico “pezzo” del programma Constellation salvatosi dalla cancellazione grazie a forti pressioni del Congresso sul Presidente Obama. La NASA lo ha confermato come veicolo spaziale per l’esplorazione con l’equipaggio anche se le sue destinazioni sono ancora poco chiare. È in grado di ospitare fino a sei astronauti ed è stato testato per la prima volta nel dicembre 2014 con un volo senza equipaggio. Per la prossima missione, prevista non prima del novembre 2018, l’ESA (Agenzia spaziale europea) fornirà il modulo di servizio. [/box]

Foto: StatelessPerson

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Emiliano Battisti
Emiliano Battisti

Consulente per la comunicazione per un’azienda spaziale e Project Officer and Communications per OSDIFE, sono Segretario Generale e Direttore della comunicazione dell’APS Il Caffè Geopolitico e Coordinatore dei desk Nord America e Spazio. Ho pubblicato il libro “Storie Spaziali”.

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