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Il Caffè alla Notte Europea dei Ricercatori

AstroCaffè – Abbiamo partecipato alla Notte Europea dei Ricercatori, evento annuale dedicato alla scienza e alla tecnologia, visitando il centro ESRIN dell’ESA. Ecco com’è andata

COS’È? – La Notte Europea dei Ricercatori nacque dieci anni fa su impulso della Commissione europea per far conoscere le attività del settore della ricerca scientifica e tecnologica europea al grande pubblico. L’iniziativa si basa su eventi e spettacoli dedicati alla divulgazione scientifica e sull’apertura gratuita di diversi centri di ricerca dal pomeriggio alla sera. L’edizione 2015 ha coinvolto circa 300 città in 24 Stati membri dell’Unione Europea. In Italia gli eventi si sono tenuti a Bari, Bologna, Cagliari, Ferrara, Frascati (RM), Milano, Pavia, Pisa, Roma e Trieste. Tra i diversi centri del nostro Paese che hanno aperto le proprie porte troviamo l’Area di ricerca di Tor Vergata, l’Agenzia Spaziale Italiana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’ENEA, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e altri enti e università.

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Fig. 1 – Il centro di monitoraggio dei NEOs all’ESRIN dell’ESA

VISITA ALL’ESRIN – Il Caffè ha visitato il centro ESRIN (European Space Research INstitute – Istituto europeo per la ricerca spaziale) dell’ESA, situato a Frascati (RM). In questo luogo vengono elaborati i dati provenienti dai satelliti dell’agenzia e dei Paesi membri, che sono poi resi fruibili a chi  ne fa richiesta. Presso l’ESRIN, inoltre, è stato istituito il Centro europeo per il monitoraggio degli asteroidi e degli oggetti vicini alla Terra (Near Earth Objects – NEOs). Come prima attività, nella sala conferenze è stata descritta l’attività dell’ESA nei vari campi attinenti lo spazio. Successivamente si è passati al racconto di una delle più grandi imprese europee nel settore dell’esplorazione spaziale: l’arrivo della sonda Rosetta in orbita attorno alla cometa 67P Churyumov–Gerasimenko e l'”atterraggio” del modulo Philae sulla superficie del corpo celeste. Entrambi gli obiettivi costituiscono un primato. Per concludere, in video conferenza, si è collegato l’astronauta italiano Luca Parmitano – con la presenza, a sorpresa, di Samantha Cristoforetti – che ha raccontato alcuni episodi del suo volo di circa cinque mesi sulla Stazione spaziale internazionale (International Space Station – ISS).
Altri due temi affrontati dalle attività all’ESRIN sono stati la missione ExoMars – che porterà un rover europeo su Marte nel 2018 – e il vettore Vega, fiore all’occhiello dell’industria aerospaziale italiana. Singolare l’evento Rock around the Planets, con un’interessante – e divertente  – unione tra rock and roll e temi spaziali, partendo da canzoni che riprendono, nel titolo o nel testo, questo tema.

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Fig. 2 – Prototipo del rover della missione ExoMars

UN’IMPORTANTE OPPORTUNITÀ – La Notte Europea dei Ricercatori svolge un’importante ruolo per far conoscere al pubblico dei non addetti ai lavori i risultati e le applicazioni della ricerca scientifica (spaziale e non) e dei relativi finanziamenti. Spesso, infatti, si riscontrano due correnti di pensiero: coloro che ritengono che le risorse per la ricerca siano importanti ma non ne conoscono il reale utilizzo, e coloro secondo i quali le priorità sono altre e con la scienza (e lo spazio) “non si mangia”. Un obiettivo non secondario, inoltre, è quello di ispirare i giovani a intraprendere carriere nell’ambito delle scienze e dell’ingegneria, settori importanti per lo sviluppo economico di un Paese e per la vita quotidiana.

Emiliano Battisti

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Un chicco in più

Rosetta – La sonda, con il lander Philae agganciato, è decollata nel 2004 alla volta della cometa 67P Churyumov–Gerasimenko. Dopo dieci anni di viaggio – durante i quali ha compiuto tre flybys della Terra, uno di Marte e due rispettivamente con l’asteroide 2867 Šteins e l’asteroide 21 Lutetia – la sonda è entrata in orbita attorno alla cometa. Nel novembre 2014 il Philae è stato rilasciato ed è “atterrato” sul corpo celeste dopo una serie di manovre durata sette ore. La missione proseguirà per un altro anno e si concluderà con un ambizioso tentativo di “atterraggio” della stessa Rosetta sulla cometa.

ExoMars – La missione è una collaborazione tra l’ESA e l’agenzia spaziale russa Roscosmos e prevede due fasi: la prima nel 2016, con una sonda madre e un dimostratore tecnologico che testerà l’atterraggio su Marte; la seconda che, in caso di successo della prima, porterà un rover sul suolo marziano nel 2018. ExoMars è stata voluta fortemente dall’Italia, che è coinvolta con l’ASI e con Thales Alenia Space-Italia. [/box]

Foto: ESA_events

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Emiliano Battisti
Emiliano Battisti

Consulente per la comunicazione per un’azienda spaziale e Project Officer and Communications per OSDIFE, sono Segretario Generale e Direttore della comunicazione dell’APS Il Caffè Geopolitico e Coordinatore dei desk Nord America e Spazio. Ho pubblicato il libro “Storie Spaziali”.

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