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Home-grown terrorism europeo: alle radici di Sharia4Belgium

Miscela Strategica Proseguendo la discussione già precedentemente avviata circa il panorama jihadista osservabile nel Vecchio Continente  e le modalità di collegamento di combattenti in direzione Europa – Levante, questo articolo studierà più nello specifico il caso relativo al gruppo Sharia4Belgium, spiegandone la nascita ed evidenziando i legami che intrattiene con il resto dell’universo islamista, europeo e non solo. È caldamente consigliata la lettura dell’articolo di introduzione. 

LA STORIA DI SHARIA4 … DA HIZB UT-TAHRIR   Hizb ut-Tahrir (HT) è un’organizzazione pan-islamista salafita non jihadista. Fu fondata in Palestina nel 1953 dall’ideologo al-Nabhani con l’obiettivo di unificare le nazioni islamiche sotto un unico califfato. Omar Bakri, uomo-chiave del network Sharia4, entrò a farne parte nei primi anni settanta, facendosi notare fin da subito per il suo attivismo, e nel 1979 venne espulso dalla stessa organizzazione per aver tentato di costituire una cellula di HT in Arabia Saudita, dove il gruppo era messo fuori legge. Arrestato e deportato dalle autorità saudite, nel 1986 giunse nel Regno Unito e continuò ad operare per conto di HT, ignorandone l’espulsione. In dieci anni di attività riuscì a diventare una guida spirituale del movimento: incitò i musulmani londinesi ad agire come gang criminali, organizzò eventi su vasta scala e giunse persino a proclamare “obiettivo legittimo” l’allora Primo Ministro John Major. La rottura definitiva avvenne nel 1996, quando HT  condannò la retorica jihadista di Bakri e tagliò ogni rapporto con il ramo inglese. Nella speculazione di HT, basata sull’opera di al-Nabhani “Il sistema islamico”, il jihad non è del tutto assente, ma procrastinato al momento in cui, una volta istituito il califfato, si avrà un esercito regolare in grado di combattere il cosiddetto jihad offensivo, la cui annunciazione è prerogativa unica del Califfo secondo le classiche dottrine dell’islam sunnita.

… PASSANDO PER AL-MUHAJIROUN… – Tre giorni dopo la rottura definitiva con HT, Bakri fondò il gruppo al-Muhajirun (AM). Al suo fianco c’era il britannico Anjem Choudary, immigrato pakistano di seconda generazione, nato a Welling nel 1967. È probabile che i due si siano conosciuti nei primi anni ’90 presso la moschea di East London, dove Bakri impartiva lezioni e iniziava giovani musulmani a visioni radicali dell’ Islam. AM fu sin dalla sua creazione un importante avamposto del terrorismo di matrice qaidista, ed era attivamente impegnato nel fornire aiuti e supporto alla mobilitazione internazionale, incoraggiando i suoi membri a partire a servizio del jihad. Lavoravano a contatto con AM personalità di rilievo provenienti da al-Qa’ida, tra cui il più importante è Rashid Rauf (1981 – 2008), una delle maggiori bridging person all’epoca presenti in Inghilterra. Il gruppo inoltre intratteneva legami con diversi campi di addestramento in Pakistan, Afghanistan e Kashmir. Mohammed Siddique Khan, uno degli attentatori di Londra nel 2005, e Bilal Mohammad, perpetratore di un attentato suicida in Kashmir, per ammissione dello stesso Bakri furono mandati da AM in Pakistan per addestrarsi. Il raggruppamento aveva anche diversi legami con il noto training camp afghano al-Faruq. Nel 2004 AM fu sciolto per frizioni ideologiche interne, quindi diviso in una falange jihadista a favore di attività militarizzate (Al-Ghuraba’) e una incentrata sulla da‘wa (proselitismo), chiamata The Saviour Sect. Un anno più tardi fu lanciata una terza piattaforma (Ahl al-Sunna wa al-Jama‘a), sotto la quale furono riunificate le prime due, ma fu presto bandita dal governo inglese per “glorificazione del terrorismo”.

  

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Fig.1 – Omar Bakri durante un incontro pubblico di al-Muhajiroun nel 2010.

… FINO AGLI ULTIMI ESPERIMENTI – Dopo gli attentati di Londra del 2005 Bakri fuggì a Beirut,  lasciando così a Choudary la guida effettiva delle varie organizzazioni inglesi. Nel 2009 venne alla luce Islam4UK, ennesimo prolungamento di AM. Islam4UK, pubblicamente, era una piattaforma di proselitismo islamico, attivissima in strada e in rete. Il gruppo organizzava ogni due settimane dibattiti pubblici ed eventi di street  da‘wa, in cui venivano rilasciati dvd, libri e volantini. Il gruppo era estremamente efficiente: in solo un anno di attività arrivò a contare 4.500 seguaci, merito anche di una frenetica attività on-line. Islam4UK infatti era attivo sul sito www.islam4uk.com e soprattutto contava sei canali Youtube, ricchi di video amatoriali e non, tra cui diversi clip inneggianti al jihad e alcuni tutorial terroristici. Il gruppo era anche inserito negli ambienti accademici:organizzava conferenze e seminari in diverse università, poiché aveva legami con alcune confraternite studentesche musulmane. Il 14 gennaio 2010 anche Islam4UK fu bandito e aggiunto alla lista dei gruppi illegali nel Regno Unito. Dalle sue ceneri nacque una serie di cellule sparse per l’Europa, assai ridimensionate rispetto al passato, ma più inserite nei contesti locali di operatività. Prima ancora del lancio di Sharia4, due cellule che si sono propagate da AM quali Kaldet Til Islam in Danimarca e Behind Bars in Olanda hanno perseguito politiche di radicalizzazione e diffusione di ideali pro-jihad. Addirittura il primo gruppo, che apertamente sul suo sito si definisce un prolungamento di Ahl al-Sunna wa al-Jama‘a, è giunto a dichiarare nell’ottobre 2011 l’assoggettamento di due quartieri di Copenaghen (Nørrebro e Tingbjerg) alla legge islamica. Sharia4Belgium, infine, nacque nel 2010 nella città di Anversa. Il suo leader era Fouad Belkacem, alias Abu Imran, ex discepolo di Choudary. Il gruppo contava anche sulla presenza di Malika El Aroud, attualmente in prigione per crimini legati a terrorismo internazionale, considerata la principale fonte di collegamenti jihadisti in direzione Europa – Pakistan per conto di al-Qa‘ida negli ultimi 5 anni. Il gruppo ha aperto nel settembre 2011 la prima corte di giustizia belga basata sulla shari’a nella stessa città di Anversa. Seguirono cronologicamente le fondazioni di Sharia4Holland, capeggiato da Abu Qassim, e di Sharia4UK, il corrispettivo londinese istituito da Choudary. Un vero e proprio vertice fra i tre si tenne ad Amsterdam il 25 maggio 2012, in occasione di un discorso pubblico di Abu Qassim, a cui parteciparono anche Abu Imran e Choudary. Minori esponenti europei del movimento sono i gruppi Sharia4France, fondato da membri di Fursan al-‘izza, e Sharia4Spain, al cui capo vi è Abu Maria al-Muhajir, un marocchino residente a Melilla in stretto contatto con l’ambiente salafita continentale.

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Fig.2 Il nocciolo duro di Islam4UK. Al centro Anjem Choudary, al termine di una conferenza nel 2012.

LINKAGE RECENTI – Oggi il braccio operativo principale di Sharia4Belgium, dal momento che questo è stato messo al bando e alcuni dei suoi uomini imprigionati, è una piccola organizzazione attiva nella stazione ferroviaria di Brussels Nord che si fa chiamare Resto du Tawhid. Fondata da Jean-Louis Denis, un convertito ed ex combattente belga oggi in prigione, l’organizzazione si professa di carattere caritatevole, ma è implicata nella maggior parte dei casi più recenti di linkage fra Belgio e Siria. Se in passato l’affiliazione del network Sharia4 con al-Qa’ida era evidente, oggi è più corretto pensare che i suoi uomini intrattengano legami con il sedicente Stato Islamico. Circa il 45% di tutti gli uomini partiti con Sharia4Belgium sono finiti a Raqqa e contribuiscono, in maniera operativa o ausiliaria, alle operazioni di IS. La maggior parte di essi raggiunge IS dopo aver avuto brevi esperienze in battaglioni di addestramento per foreign fighters europei, quali Majlis Shura al-Mujahidin e Katiba al-Ansar wa al-Muhajirin (KAM). Nella dialettica di KAM, gli ansar sarebbero i combattenti stranieri di origine araba, mentre i muhajirun quelli di origine europea (inizialmente solo belga). Essendo il ramo dei muhajirun collegato con un altro gruppo di foreign fighters provenienti dal Caucaso, chiamato Jaysh al-Muhajireen, KAM ha seguito la via tracciata dal leader di questo secondo gruppo, Abu ‘Umar al-Shishani (oggi stratega militare di ISIS in Siria), e ha quindi dato la propria bay’a ad al-Baghdadi. Si reputa per questo motivo che l’affiliazione del network Sharia4 con ISIS sia stata in realtà dettata dal basso, e i leader europei hanno successivamente confermato il trend con messaggi di approvazione verso al-Baghdadi.

 Marco Arnaboldi

[box type=”shadow” align=”aligncenter” ]Un chicco in più

Se si desidera approfondire il tema dei jihadisti partiti dal Belgio verso la Siria si consiglia di leggere questo articolo di Pieter Van Ostaeyen, massimo esperto europeo sull’argomento. [/box]

 

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Marco Arnaboldi
Marco Arnaboldihttp://www.jihadistanblog.blogspot.com

Ventiquattro anni, saronnese, mi sono laureato in Relazioni Internazionali (studiando anche la lingua araba) presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi sui combattenti europei impegnati in Siria. Sono stato Visiting Student a Siviglia e a Gerusalemme, attualmente frequento una specialistica in Politiche Internazionali. Ho lavorato come analista presso un’azienda di security consultancy, oggi collaboro con alcuni istituti di ricerca e diverse testate italiane. I miei temi di analisi sono il Medio Oriente, l’Islam politico, il jihadismo e l’home-grown terrorism. Da ultimo, curo un sito sul Jihadismo targato IT (www.jihadistanblog.blogspot.com).

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