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L’Estonia nell’euro dal prossimo gennaio

L'Estonia, dal primo gennaio 2011, sarà il diciassettesimo paese ad utilizzare l'euro come moneta nazionale. Il processo di adesione alla moneta unica, che ha visto il paese baltico raggiungere nei mesi scorsi gli obiettivi richiesti da Bruxelles, sembrava potesse essere ostacolato dall'alta inflazione che ha colpito l'Estonia come conseguenza della crisi economica. I ministri delle finanze della zona euro, riuniti la scorsa settimana, hanno però dato il definitivo via libera all'ingresso di Tallinn nell'Eurozona. L'Estonia è l'unico paese dell'Unione europea insieme alla Svezia a rispettare i limiti di deficit e debito imposti dal trattato di Maastricht.

POLITICA vs. ECONOMIA – L'adesione dell'Estonia all'euro avviene in un momento critico per l'eurozona: proprio in questi giorni ferve il dibattito su come rafforzare la governance economica europea, minata dalla crisi finanziaria e dalla situazione della Grecia. Proprio a causa dei recenti problemi economici interni all'Unione, alcuni analisti pensavano che l'ingresso del paese baltico nell'euro potesse essere ritardato. La Banca Centrale Europea, in particolare, aveva espresso nei mesi scorsi alcune riserve sulla capacità dell'economia estone di affrontare la moneta unica. In un comunicato si parlava di “preoccupazioni riguardanti la sostenibilità dell'inflazione”, ovvero rispetto alla possibilità che la moneta unica porti ad un aumento della già alta inflazione del paese baltico. Nel 2008, il tasso d'inflazione ha superato in Estonia la doppia cifra.

Se Francoforte, sede della Bce, ha cercato di frenare Tallinn, Bruxelles ha invece sostenuto la candidatura dell'Estonia. Questo perché Tallinn è stata posta come esempio nei confronti del resto d'Europa per la sua capacità di mantenere le finanze pubbliche all'interno dei criteri stabiliti per l'ingresso nell'euro nonostante la fortissima recessione che ha colpito il paese l'anno scorso. Secondo i funzionari di Bruxelles favorevoli all'espansione, l'esclusione dell'Estonia dall'euro avrebbe mandato un segnale negativo agli altri paesi che vogliono adottare la moneta unica, come la Lettonia e la Lituania, che stanno portando avanti riforme difficili con lo scopo di entrare nell'eurozona. La moneta unica, infatti, è un obiettivo molto importante per le nazioni post-sovietiche, che inseguono l'ingresso nell'euro per contare di più all'interno dell'Unione.

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UNA POLITICA ECONOMICA ESEMPLARE – I ministri delle finanze dell'eurozona hanno dunque dato il via libera all'accesso di Tallinn nell'euro. La principale motivazione dell'ingresso è il rigore con cui il governo ha perseguito gli obiettivi di controllo di deficit e debito, portando l'Estonia a performance di gran lunga migliori rispetto a quelle di molti paesi già membri dell'euro. Basti pensare che il paese baltico ha un debito pubblico pari al 7,5% del PIL, mentre il debito pubblico italiano vale il 115% del suo prodotto interno lordo. Il deficit estone, all'1,7% rispetto al PIL, è di gran lunga negli standard europei.

L'Estonia e la Svezia sono gli unici due paesi dell'Unione a rispettare le regole della moneta unica. Tutte le altre nazioni, comprese quelle che già usano l'euro, sono oltre ai limiti di deficit e debito. I politici estoni hanno raggiunto questo obiettivo grazie a grossi sacrifici da parte della popolazione, visto che sono stati tagliati i salari, aumentate le tasse e ridotta la spesa pubblica. Punire l'Estonia che ha seguito le regole e salvare la Grecia che invece le ha violate, avrebbe secondo i funzionari di Bruxelles (nella foto in alto Olli Rehn, Commissario UE per gli Affari Economici) indebolito la credibilità dell'euro sia nei confronti dei governi che degli investitori.

NEL NOME DELL'EURO-ATLANTISMO – L'Estonia è il terzo paese ex sovietico ad adottare la moneta unica, dopo Slovacchia e Slovenia. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie a un'economia che dal 1991, anno dell'indipendenza, è cresciuta moltissimo, e a una classe dirigente onesta e di qualità. Dopo gli ingressi nella Nato e nell'Unione europea, entrambi avvenuti nel 2004, l'adesione all'euro sancisce la definitiva appartenenza della repubblica baltica all'area euro-atlantica.

Stefano Ungaro

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