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Lettonia-Estonia, la guerra del wi-fi

Per anni l’Estonia è stata all’avanguardia del settore Internet europeo, contribuendo alla nascita di Skype ed ospitando la principale struttura della NATO per la guerra cibernetica.  Oggi però tale primato tecnologico è seriamente minacciato dalla vicina Lettonia, che mira a diventare il maggiore polo wi-fi della regione baltica. Breve cronaca di una rivalità economica che potrebbe cambiare gli equilibri geopolitici dell’Europa settetrionale, accentuando le tensioni emerse dalla crisi ucraina.

UN PAESE DIGITALE – Lo scorso giugno la cittĂ  di Riga si è autoproclamata “capitale europea del wi-fi”, dichiarando di avere piĂą zone di accesso diretto ad Internet di qualsiasi altra localitĂ  del Vecchio Continente. Il sindaco della capitale lettone, Nils Usakovs, ha infatti affermato che Riga supera ogni altra cittĂ  europea per copertura wi-fi, mentre l’amministratore delegato di Lattelecom, la compagnia telefonica nazionale, ha sottolineato con particolare enfasi il recente sviluppo tecnologico dell’economia locale, che promette di trasformare la Lettonia in una “superpotenza wi-fi” a livello mondiale. Solo una trovata pubblicitaria esageratamente campanilistica? Non del tutto, perchĂ© Riga vanta effettivamente servizi Internet di prim’ordine, con una zona di libero accesso wi-fi per ogni 750 residenti ed una velocitĂ  media di connessione superiore a quella di parecchie altre capitali europee, Londra inclusa.  Un livello assolutamente incredibile per una cittĂ  di appena 600 000 abitanti ed alla periferia dei maggiori flussi commerciali europei. Inoltre Lattelecom è una delle piĂą quotate compagnie di telecomunicazioni degli ultimi anni, con all’attivo importanti collaborazioni con il colosso Deutsche Telekom e ben integrata all’interno del gruppo svedese TeliaSonera. Ancora parzialmente controllata dallo Stato lettone, l’azienda è guidata da un management giovane e ambizioso, che continua ad espandere le proprie attivitĂ  a livello internazionale. Nel 2012, per esempio, Lattelecom ha contribuito direttamente alla creazione di una vera e propria “autostrada” telematica tra la Germania e la Russia, potenziando le reti a fibra ottica della regione baltica e velocizzando significativamente lo scambio di dati tra i due Paesi.

Il sindaco di Riga Nils Usakovs
Il sindaco di Riga Nils Usakovs

COMPETIZIONE REGIONALE – Le ambizioni tecnologiche di Riga poggiano quindi su basi solide e promettono davvero di dare alla Lettonia una posizione di primo piano nella geografia economica del Nord Europa. Non a caso le dichiarazioni di Usakovs hanno provocato parecchi malumori nella vicina Estonia, considerata sin dai primi anni Novanta come leader incontrastato del settore Internet europeo. Spinti dal desiderio di rafforzare la propria indipendenza nazionale dopo il crollo dell’Unione Sovietica, gli estoni hanno infatti investito notevoli risorse economiche ed intellettuali nello sviluppo tecnologico del proprio Paese, diventando in meno di vent’anni una delle societĂ  piĂą computerizzate del mondo. Dal 2000, per esempio, tutte le riunioni ufficiali del governo di Tallinn sono rese pubbliche online ed i cittadini estoni votano, ricevono ricette mediche e pagano il biglietto dell’autobus direttamente sul loro laptop o cellullare, senza alcuna mediazione cartacea. Aziende e programmatori estoni hanno poi dato un notevole contributo allo sviluppo di Internet a livello globale: nel 2003 il trio Ahti Heinla, Priit Kasesalu e Jaan Tallinn ha infatti creato Skype in collaborazione con colleghi svedesi e danesi, cambiando per sempre il modo di comunicare sulla rete. Questi successi hi-tech hanno dato all’Estonia un ruolo geopolitico chiave in Europa settentrionale, rafforzato dalla decisione della NATO di stabilire il proprio centro ufficiale per la guerra cibernetica a Tallinn nel 2008. Tale misura è stata presa anche in reazione ai numerosi attacchi “hacker” lanciati dalla Russia contro l’Estonia come ritorsione per le sue politiche filo-occidentali. Non a caso il Governo estone ha istituito persino una Lega per la Difesa Cibernetica, composta da volontari, che si occupa di difendere il traffico Internet nazionale da attacchi esterni.  Ma tali misure difensive offrono poche garanzie contro l’accesa competizione tecnologico-economica della Lettonia, che sta gradualmente erodendo il primato estone negli e-services dell’area baltica. Secondo l’ultimo rapporto Akamai sullo stato globale di Internet, pubblicato nella primavera 2014, Riga ha infatti superato Tallinn sia per velocitĂ  media di connessione alla rete che per livello di connessioni a banda larga, affermandosi come una delle principali nazioni hi-tech dell’ex blocco sovietico.

Servizio wi-fi su un treno lettone
Servizio wi-fi su un treno lettone

OMBRE RUSSE – Le implicazioni del successo digitale lettone sono molteplici ed aprono scenari interessanti per il futuro geopolitico di questa piccola repubblica baltica, giĂ  segnato dal recente conflitto tra Russia e NATO sull’Ucraina. Anzitutto, diversi oligarchi russi stanno cercando di rilevare le quote pubbliche di Lattelecom, mettendo le mani su un patrimonio finanziario e tecnologico di prim’ordine. Lo scorso gennaio, per esempio, un’offerta informale di acquisto è stata avanzata dal miliardario Vladimir Evtushenkov, patron della holding AFK Sistema e politicamente vicino al presidente Putin. L’affare è poi sfumato, anche per via delle tensioni internazionali sull’Ucraina, ma non è detto che Evtushenkov non ritenti il colpo in futuro, estendendo l’influenza di Mosca sul promettente panorama dei media digitali lettoni. E tale panorama sta attirando anche l’attenzione di vecchi nemici del Cremlino, come l’ex magnate Mikhail Khodorkovsky, che ha giĂ  annunciato la creazione di un sito di news online “indipendente” in lingua russa appoggiato alla rete Internet di Lattelecom. Un’iniziativa chiaramente rivolta contro il regime di Vladimir Putin e che promette di esasperare ulteriormente la guerra mediatica in corso tra Russia e Occidente sulle vicende ucraine. D’altro canto, l’affermazione di Riga come polo wi-fi di livello europeo promette di rilanciare le ambizioni politiche del suo eclettico sindaco, Nils Usakovs, esponente di spicco del partito Centro di Armonia e da sempre difensore dei diritti della minoranza russa in Lettonia. Inutile dire che Usakovs è interessato ad un rafforzamento dei legami politici del suo Paese con Mosca e che il suo atteggiamento sulla crisi ucraina è stato molto prudente, suscitando le accuse e i sospetti dei nazionalisti lettoni. Se Centro di Armonia dovesse vincere le elezioni politiche del prossimo ottobre, Usakovs potrebbe quindi diventare Primo Ministro ed imprimere una svolta significativa alla politica estera del suo Paese, complicando ulteriormente il giĂ  fragile e complesso quadro geopolitico baltico. E tutto grazie alla rivoluzione digitale lanciata da Lattelecom negli ultimi anni, erede diretta di quella estone dei primi anni Novanta.

Simone Pelizza

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Piemontese doc, mi sono laureato in Storia all’Università Cattolica di Milano e ho poi proseguito gli studi in Gran Bretagna. Dal 2014 faccio parte de Il Caffè Geopolitico dove mi occupo principalmente di Asia e Russia, aree al centro dei miei interessi da diversi anni.
Nel tempo libero leggo, bevo caffè (ovviamente) e faccio lunghe passeggiate. Sogno di andare in Giappone e spero di realizzare presto tale proposito. Nel frattempo ho avuto modo di conoscere e apprezzare la Cina, che ho visitato negli anni scorsi per lavoro.

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