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Ucraina: «Pronti a combattere»

Le truppe ucraine sono «pronte a combattere» e Kiev «risponderà anche con la forza» all’avanzata russa. Tuttavia, Putin non sembra dare troppa importanza alle dichiarazioni dell’Ucraina e continua l’azione in Crimea, proprio mentre UE e USA approvano nuove sanzioni.

L’UCRAINA «PRONTA A COMBATTERE» – In Ucraina, la notizia principale di ieri è che il livello di allerta delle Forze Armate sia stato innalzato, cosicché le truppe sarebbero adesso «pronte a combattere». Secondo Yuri Klymenko, che guida la delegazione di Kiev all’ONU, la Russia sarebbe con buon probabilità in procinto di avviare un’operazione militare nelle regioni sudorientali dell’Ucraina, un’eventualità che non esclude nemmeno il primo ministro Arseniy Yatsenyuk: «Mosca è formalmente avvertita: risponderemo con fermezza, anche con la forza, a ogni tentativo di conquistare il territorio ucraino». Ancora ieri, inoltre, il Parlamento ha approvato un documento nel quale si dichiara che Kiev «non cesserà di lottare per la liberazione della Crimea dagli occupanti, per quanto lunga e dolorosa possa essere» e si invita la comunità internazionale a non riconoscere né l’indipendenza della Crimea, né la sua annessione alla Russia. Per oggi, comunque, il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-Moon, è atteso a Kiev, il giorno dopo aver incontrato Vladimir Putin.

L’AVANZATA RUSSA IN CRIMEA – In Crimea prosegue la progressiva affermazione della presenza russa. Le forze vicine a Mosca hanno cominciato a prendere il controllo – senza spargimenti di sangue – di alcune navi da guerra ucraine a Sebastopoli. Uno dei maggiori problemi, a questo punto, è il destino dei militari di Kiev, stretti tra la resistenza all’avanzata russa, i timori per le proprie famiglie e l’impossibilità di abbandonare la penisola. In questo senso, Putin ha firmato un decreto secondo il quale i soldati ucraini possono transitare nelle Forze Armate russe mantenendo il proprio grado.

NUOVE SANZIONI DA USA E UE – Durante il vertice dei capi di Stato e di Governo dell’UE si è deciso di aggiungere altre 12 rilevanti personalità russe all’elenco delle sanzioni mirate imposte da Bruxelles. Contemporaneamente è giunta la conferma che fino alla risoluzione della crisi in Crimea non ci sarà alcuna riunione del G8. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, Barack Obama ha confermato che gli Stati Uniti applicheranno nuove sanzioni alla Russia, anche sulla base di uno specifico ordine esecutivo firmato dal Presidente circa l’azione contro determinati settori dell’economica di Mosca, compresa una banca – ancora ignota – che sosterrebbe l’opera di esponenti dell’establishment di Putin. Inoltre, come poco sopra accennato, si è appena conclusa la visita di Ban Ki-Moon al Cremlino: «Sono profondamente preoccupato per la situazione. – Ha detto il Segretario generale. – Per il momento è fondamentale che sia garantita la difesa dei diritti di tutti i cittadini di Kiev, soprattutto delle minoranze. Per eliminare ogni dubbio sulla tutela dei diritti umani, però, sarebbe importante che le parti in causa accettassero la presenza degli osservatori dell’ONU». Infine, Fitch ha rivisto al ribasso l’outlook sulla Russia da «stabile» a «negativo», in particolare per il timore degli effetti delle sanzioni di UE e USA, ma ha confermato il rating a BBB.

Beniamino Franceschini

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Beniamino Franceschini

Classe 1986, vivo sulla Costa degli Etruschi, in Toscana. Laureato in Studi Internazionali all’Università di Pisa, sono specializzato in geopolitica e marketing elettorale. Mi occupo come libero professionista di analisi politica (con focus sull’Africa subsahariana), formazione e consulenza aziendale. Sono vicepresidente del Caffè Geopolitico e coordinatore del desk Africa. Ho un gatto bianco e rosso chiamato Garibaldi.

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